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L’OPI di Trieste incontra il Burlo

L’11 Febbraio la Presidente dell’OPI di Trieste, dott.ssa Cristina Brandolin, accompagnata dal segretario dott.ssa Cinzia Decorti, hanno incontrato i vertici e i professionisti dell’IRCCS Burlo Garofolo, analogamente a quanto avvenuto recentemente con ASUGI. 

L’occasione, resa ancora più preziosa dalla presenza della presidente dell’OPO Trieste-Gorizia dott.ssa Giuseppa Verardi, ha permesso ad entrambi gli ordini di condividere, con i quattro direttori presenti (Generale, Sanitario, Amministrativo e delle Professioni Sanitarie) l’importanza della specificità pediatrica ed ostetrica, che insistono nella realtà dell’Istituto, due anime che pur essendo diverse, hanno bisogno entrambe di competenze avanzate e di un Know how specialistico per erogare un’assistenza di qualità all’utenza che si rivolge al Burlo. 

Durante gli incontri con i professionisti, oltre al Direttore delle professioni sanitarie dott.ssa Livia Bicego, erano presenti il responsabile della Piattaforma delle Cure Pediatriche ad alta complessità, dott. Andrea Cassone, e la dott.ssa Giuseppa Verardi, responsabile della Piattaforma delle Cure Ostetriche e Ginecologiche dell’IRCCS, che hanno accompagnato le colleghe nella visita di alcune aree di cura, nel rispetto delle norme di sicurezza e di contrasto all’epidemia COVID. 

Le coordinatrici infermieristiche delle aree pediatriche visitate, Paola Di Rocco, Tamara Strajn, Loredana Dittura, Francesca Marazzo, assieme ad alcuni infermieri, hanno illustrato l’organizzazione e le specificità assistenziali che vengono offerte agli utenti pediatrici, ponendo l’accento sull’importanza delle competenze agite, ma anche sulle competenze relazionali necessarie per affrontare giornalmente il rapporto, non solo con gli utenti, ma anche con la loro rete famigliare, che è costantemente presente durante tutto il ricovero. Questo aspetto è fondamentale soprattutto nelle aree di terapia intensiva pediatrica e neonatale, che da moltissimi anni sono terapie intensive aperte, dove i genitori possono entrare 24 ore su 24 senza restrizioni. 

La visita è poi proseguita verso l’area delle cure ostetriche e ginecologiche, nelle quali le coordinatrici Daniela Lionetti e Maria Piazza, che sostituiva la collega Laura Dipietro, assieme ai colleghi presenti, hanno illustrato l’organizzazione e le specificità assistenziali che garantiscono quotidianamente. Hanno sottolineato che il fulcro nell’area ostetrica è rappresentato dall’integrazione tra ostetriche ed infermiere che garantiscano, ognuna con le proprie competenze, le migliori cure a mamme e bambini; hanno poi rappresentato l’importanza del Rooming in, pratica raccomandata dall’UNICEF e dall’OMS, che rappresenta una delle tante buone pratiche di cura realizzate dall’IRCCS Burlo Garofolo. L’Istituto è l’unico Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Materno Infantile, e le competenze avanzate che i professionisti esprimono nell’erogazione delle cure, ne ha fatto un punto di riferimento non solo Regionale ma Nazionale. 

In entrambe le aree le colleghe hanno spiegato come hanno riorganizzato spazi ed attività in relazione alla pandemia da Covid 19, e come i colleghi, hanno risposto positivamente a queste riorganizzazioni al fine di garantire le migliori cure possibili, anche in momenti come questi, affrontando una dimensione ad elevato impatto assistenziale ed emotivo. Tutti i colleghi incontrati hanno evidenziato l’orgoglio di lavorare in un ambiente stimolante che permette loro di valorizzare non solo le loro competenze professionali, ma soprattutto di esprimere al meglio le competenze relazionali. 

La visita si è conclusa presso la nuova Pediatria d’Urgenza ed al nuovo Pronto soccorso pediatrico, dove la coordinatrice Roberta Demonte ha illustrato i nuovi spazi, inaugurati l’8 febbraio e i percorsi rispondenti alle nuove esigenze Covid. 

Durante la visita si è potuto apprezzare l’organizzazione per piattaforme, un nuovo modello organizzativo, implementato come previsto dalla normativa regionale. Questa modalità organizzativa, che concorre al perseguimento degli obiettivi di salute anche per assicurare unitarietà negli interventi e nella continuità assistenziale, dà effettiva rilevanza al lavoro svolto da parte degli infermieri e delle ostetriche, un modo per integrare le diverse professionalità impegnate nei vari settori assistenziali e le competenze di chi ci lavora. 

Durante l’incontro con la direzione strategica l’OPI ha condiviso l’importanza delle specificità che insistono all’interno dell’IRCCS, e di come l’integrazione tra l’area ostetrica e pediatrica neonatale rappresenti un punto di forza per erogare cure di qualità, si è condiviso l’intento di perseguire sempre di più la valorizzazione delle professioni sanitarie, che svolgono un ruolo fondamentale nell’assistenza erogata. La presidente ha inoltre sottolineato come l’avvio dei 3 Master (due pediatrici e uno ostetrico) partiti recentemente, uno dei quali ormai consolidato nel tempo, hanno formato non solo professionisti del Burlo, ma anche professionisti di altre realtà assistenziali, esportando il know how specifico di cui l’Istituto è un prezioso custode e divulgatore. 

Il direttore generale ha poi concluso l’incontro con l’auspicio che si possa iniziare una preziosa e fruttuosa collaborazione tra IRCCS e OPI di Trieste.