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Incontro fra OPI e Governatore Fedriga: la relazione ed i contenuti emersi

Propositivo e ricco di contenuti l’incontro dei giorni scorsi fra il Presidente della Regione Massimiliano Fedriga ed i rappresentanti degli Ordini delle Professioni Infermieristiche del Friuli Venezia Giulia.

La riunione si è aperta con l’intervento della Presidente dell’OPI di Gorizia, dott.ssa Gloria Giuricin, che ha presentato da subito la disponibilità a supportare la campagna vaccinale al fine di raggiungere il maggior numero di cittadini. Ha ricordato inoltre a tale riguardo che è già stata effettuata una richiesta di deroga all’esclusività dei pubblici dipendenti del SSR, per il periodo dal 10 febbraio al 1 settembre 2021. Il Presidente Fedriga, pur affermando di apprezzare e sostenere l’iniziativa, ha spiegato però che tale proposta non può essere gestita dalla sua amministrazione, ma si farà portavoce a livello centrale. La Presidente di Gorizia ha auspicato che la campagna vaccinale sia estesa sui 7 giorni con orario 8-20, utilizzando palestre e tutte le aree di dimensioni importanti già presenti sul territori. La speranza, inoltre, è che aumentino i fondi destinati alla ricerca, perché il vaccino è di grande aiuto, forse l’unico al momento, ma la ricerca ci aiuterà per il futuro.

E’ intervenuto successivamente il Presidente dell’OPI Di Udine, Stefano Giglio, che ha segnalato la necessità di un maggiore coinvolgimento dei professionisti infermieri anche nella task foce regionale di gestione dell’emergenza pandemica in quanto la programmazione e l’organizzazione delle risposte devono prevedere anche il coinvolgimento degli esperti d’area. Ha ribadito inoltre l’importanza di definire politiche di welfare aziendale per trattenere i professionisti che altrimenti rientrano nelle regioni di provenienza causando criticità non sottovalutabili per il sistema.

La presidente dell’OPI di Trieste Cristina Brandolin ha invece iniziato il proprio discorso menzionando lo slogan elettorale del suo gruppo, recentemente eletto, ribadendo la necessità di “innovazione e cambiamento” anche a livello di istituzioni e modelli sanitari, sociosanitari ed assistenziali in uso. Ha riconosciuto al Presidente una grande attenzione all’economia della regione sottolineando, allo stesso tempo, che la salute della popolazione è “l’altra faccia della medaglia”. A livello globale si è dimostrato come la presenza di servizi di territorio/comunità abbia svolto funzione preventiva di “barriera” e filtro per la gestione ospedaliera della pandemia. Trieste, come seconda città in Italia per popolazione anziana, ha prevenuto una potenziale “catastrofe” sanitaria anche grazie alla rete dei servizi territoriali. Per questo motivo è necessario implementare le buone pratiche del territorio, già presenti e consolidate da almeno 20 anni nell’area giuliana, dando piena attuazione a quanto previsto da normative regionali. E’ auspicabile che il Fvg valorizzi gli infermieri in quanto esperti dell’assistenza, dell’organizzazione e della gestione degli aspetti clinico assistenziali, socio sanitari e socio assistenziali, proseguendo quanto già avviato con nomine di dirigenti e direttori di distretto appartenenti al profilo. Sulla necessità urgente di politiche di welfare aziendale, la Presidente dell’OPI Trieste ha ricordato come negli ultimi anni molti giovani colleghi siano stati rapidamente reclutati all’estero, in quanto in possesso di una formazione di eccellenza. Un aspetto che, in prospettiva futura, non si deve sottovalutare.

La Vicepresidente dell’OPI Pordenone, Ylenia Doimo, si è fatta portavoce del Presidente Luciano Clarizia rispetto alle difficoltà emerse nelle case di riposo, in particolare nella Destra Tagliamento, richiamando l’attenzione sulla presenza strategica degli infermieri, con riconosciute competenze anche in tema di organizzazione, per garantire la qualità dell’assistenza alla popolazione messa alla prova dalla pandemia. Ha chiesto inoltre che vi sia a livello regionale una particolare attenzione sull’allocazione degli infermieri nelle Aziende Sanitarie, in difficoltà dal continuo turn-over e dalla mancanza di stabilizzazione del personale.

Il Presidente Fedriga ha informato i rappresentanti OPI che in base ai dati disponibili ci troviamo in una situazione allarmante con una diffusione estremamente rapida del virus. Approfondendo i dati provenienti dalla Scozia sull’utilizzo del vaccino Astra Zeneca, si è dichiarato confortato in quanto questo vaccino garantirebbe la copertura del 100% ai malati gravi e del 75% di tutta la restante popolazione vaccinata. In Scozia, grazie all’uso di questo vaccino, il tasso di ospedalizzazione sarebbe sceso del 95%. Il Governatore si è dichiarato inoltre molto preoccupato per il rapido aumento delle infezioni dovute alla variante “brasiliana” ed “inglese” e per l’aumento di contagi tra i giovanissimi. Il Presidente, nel rispondere alle proposte fatte nel corso dell’incontro, ha ritenuto valida l’idea di integrare la task force attuale con una figura infermieristica e si è detto d’accordo sul potenziamento del territorio, un processo da sviluppare nel tempo contestualizzando i diversi servizi in base alle specificità e ai bisogni di salute delle singole zone. Ha infine confermato il sostegno alla vaccinazione di massa. Entro marzo saranno spesi 5 milioni per Astra Zeneca e da metà mese sarà disponibile quello Johnson & Johnson, che richiederà un’unica somministrazione.