News

Gli infermieri di Trieste: con due ore di lavoro extra possiamo accelerare sensibilmente il numero di vaccinati giornalieri

C’è attesa per i vaccini promessi e solo parzialmente giunti in Italia, ma anche la consapevolezza che senza una macchina organizzativa all’altezza sarà difficile raggiungere le stime auspicate e la conseguente “immunità di gregge”, vero obiettivo dopo un anno di pandemia.

Con l’augurio che nelle prossime settimane l’Italia possa veramente voltare pagina e mettere in campo tutte le proprie risorse per risolvere definitivamente la questione, la Federazione nazionale delle professioni infermieristiche ha lanciato un appello pubblico alla nazione e specificamente al Governo, al quale l’OPI Trieste sta dando pieno supporto.

“Con due ore di lavoro extra, considerando che 1/3 dei rappresentanti della nostra categoria potrebbe aderire alla campagna, potremmo effettuare 1 milione e 76 mila vaccinazioni al giorno, ed in 41 giorni saremmo in grado di immunizzare tutto il Paese”. E’ questo il messaggio inequivocabile lanciato dalla Federazione nazionale degli Ordini, ripreso e condiviso su scala locale.

Riprendendo la proposta della FNOPI e riadattandola al nostro territorio, “in regione – spiega Cristina Brandolin, presidente degli infermieri giuliani – gli appartenenti alla nostra categoria professionale sono circa 10 mila. Se una parte significativa di noi, e sono convinta che in molti aderirebbero all’iniziativa, fosse disponibile ad impegnarsi in un’operazione straordinaria di questo tipo, anche Trieste e tutto il Friuli Venezia Giulia potrebbero accelerare sensibilmente la campagna vaccinale ed arginare in modo sensibile l’espansione del virus”. La Federazione nazionale ha inoltre richiesto ufficialmente di allentare il vincolo di esclusività attualmente vigente per gli infermieri dipendenti e immettere quindi, secondo modelli già disegnati, anche sul territorio e/o a domicilio quasi 90 mila (se non di più) vaccinatori che oggi possono operare solo negli ospedali.

“Su quest’ultimo aspetto siamo stati antesignani, avendo precedentemente effettuato come OPI Fvg la stessa proposta al presidente Fedriga e all’assessore alla Salute Riccardi, ovvero sia la possibilità per i dipendenti pubblici di operare anche come liberi professionisti fino al 1 settembre prossimo, proprio come supporto ulteriore alla campagna vaccinale in atto”.

Ad oggi 5 milioni e mezzo di Italiani hanno ricevuto almeno una dose e circa 1 milione e 700 mila entrambe le inoculazioni. In regione, invece, sono state circa 140.000 le dosi somministrate complessivamente: oltre 40.000 persone hanno già ricevuto il doppio dosaggio mentre circa 55.000 la prima somministrazione. Se anche in Friuli Venezia Giulia un terzo degli infermieri aderisse alla campagna “straordinaria”, sarebbe possibile accrescere considerevolmente il numero di vaccini giornalieri e puntare ad avere nei prossimi mesi una grossa percentuale di persone già immunizzate.